Archivio | ottobre, 2011

Le cotte per i vip fanno bene alla coppia: w i Compari!

31 Ott

Chi passa da questo blog probabilmente ogni tanto si chiede a cosa servano i Compari. Ebbene, oggi abbiamo una spiegazione scientifica sull’utilità dei Compari. Con i nostri post su di loro noi facciamo una sorta di terapia gratuita alle coppie. Cari maschietti, se vedete che le vostre fidanzate passano un po’ di tempo nella nostra sezione dedicata ai compari siatene felici e preparatevi a beneficiarne.

Dall’alto di cosa deriva la nostra sicurezza? Da un articolo del Daily Mail in cui il terapista di coppia Andrew G. Marashall, autore di Ti amo ma non sono innamorato di te, spiega che le cotte per le celebrità fanno bene al rapporto tra partner. Insomma, se le ragazze fantasticano sui nostri compari come se fossero delle 15enni in piena tempesta ormonale, i primi ad averne un effetto positivo saranno i loro veri fidanzati.

Una persona su quattro ammette di avere una cotta per un vip e di fantasticare anche mentre è con il suo partner reale, ma, spiega Marshall, questa è una prova che la relazione è in ottima salute e anzi, più si è creativi meglio è, perché a un certo punto, in quella fantasia, si sostituirà il vip di turno con il vero compagno.

Che poi… si parla tanto delle cotte delle ragazze per i divi del cinema, della musica o della tv, ma vi possiamo assicurare che i maschi fanno di peggio: non sarà un caso se i nostri post su Belén Rodriguez e Pippa Middleton “tirano” più di tutti quelli sui compari messi insieme…

Ode al vecchio-nuovo Quelli che il calcio con Victoria Cabello

30 Ott

Abbiamo aspettato qualche settimana per esserne sicure al 100%, ma ora ne siamo certe: la commare Victoria Cabello e il suo entourage meritano un elogio per aver riportato Quelli che il calcio allo splendore di un tempo.

Non stiamo a guardare i dati d’ascolto perché non ci interessa sapere se fa più o meno di quanto facesse la Ventura, anche perché l’Auditel in Italia è una mezza vaccata e forse anche la vera rovina della nostra tv che ha tanto trash solo perché “tira”.

Guardiamo invece la qualità del programma che è tornato a far ridere davvero come quando era in mano a Fabio Fazio. E in effetti molte cose del nuovo Quelli che il calcio richiamano le prime edizioni: da Marisa Passera che ricorda tanto quello che facevano Pietro Galeotti e Paolo Brosio, ai comici Ubaldo Pantani e Virginia Raffaele che, è vero, c’erano anche con la Ventura, ma adesso, chissà perché, sembrano bravi come quando stavano a Mai dire… con i Gialappi che li hanno lanciati al grande pubblico.

E Suri, il commentatore orientale che affianca Massimo Caputi, non vi fa tornare il mente il mitico Takhaide Sano?!?

La presenza del Trio Medusa, poi, porta una apprezzabilissima satira in un programma che non vada in onda dopo mezzanotte.

Gli elementi che fanno davvero la differenza rispetto al recente passato (le ultime edizioni di Simona Ventura, abbandonata da Gene Gnocchi e con l’orribile Bar Sport erano pietose) sono due:

– la scrittura e quindi lo staff autoriale che la Cabello si è portata in gran parte da La7 (primo fra tutti Matteo B. Bianchi), mentre della vecchia guardia è rimasto solo Fabio Di Iorio;
– la conduzione. Victoria non ha né l’arroganza né tutti gli insopportabili tic di Simona Ventura, è ironica al punto giusto, ha una faccia simpatica, non capisce nulla di calcio (ma è un bene!) e non ci fa sfigurare con gli ospiti stranieri.

Ultimo, ma non meno importante, segnaliamo anche la sigla, No cars go degli Arcade Fire.
Finalmente la domenica pomeriggio si torna a ridere senza banalità.

La ripicca contro Varriale…

Le vostre soddisfatte Maria Victoria e Maria Medusa

Wanna Marchi e il megaspottone al bar del genero

7 Ott

Che i telegiornali italiani cadano ogni giorno di più nel ridicolo è un dato di fatto ormai da anni, ma che si mettano tutti insieme a fare un megaspottone all’attività commerciale del parente di una detenuta fa accapponare la pelle.

Chi ha avuto la sventura di guardare i tg oggi si sarà sicuramente sorbito almeno una volta un servizio su Wanna Marchi che, essendo in semilibertà, ha cominciato a lavorare nel bar del fidanzato di sua figlia.

 A differenza degli “eccellenti” giornalisti dei tg dei principali canali tv, noi evitiamo di dire il nome del locale e il luogo in cui si trova, tanto, se proprio lo volete sapere, vi basta fare un rapido giretto nella Rete o ripescare il servizio del capolavoro confezionato ogni giorno da Minzolini e i suoi sventurati dipendenti.

Tanto per cominciare, dire che Wanna Marchi lavora in un bar è una notizia del cazzo che non dovrebbe nemmeno essere data perché non dovrebbe importare a nessuno, e invece, grazie al potere dell’agenda setting, ora milioni di persone se ne interesseranno.

Magari quegli stessi milioni che fanno i provini per il Grande Fratello o guardano Uomini e donne e quindi sono totalmente incapaci di intendere e di volere. Forse anche quei dementi che, per esempio, andavano in pellegrinaggio ad Avetrana a vedere il garage in cui è stata uccisa una ragazzina.

Pensate a questi idioti che guardano la tv e ricevono dai telegiornalisti indirizzo e nome del locale in cui lavora una tizia che è in qualche modo famosa. C’è solo una parola per definire quello che è stato fatto oggi: una mega marchetta!

Il fatto è che è difficile pensare che il genero di Wanna Marchi abbia pagato tutti quei giornalisti e quindi la spiegazione è ancora più penosa: in Italia abbiamo giornalisti che non sanno scegliere le notizie né le sanno dare.

Va be’, non è una novità, ma ci si incomincia a stancare veramente di questa insipienza diffusa, di questa ricerca della spettacolarizzazione a tutti i costi, di questo voyerismo perverso. Almeno avessero avuto la decenza di non dire in quale strada si trova il bar… non ci sembra di pretendere molto!

Con indignazione,

la vostra Maria Francesca di Sales

Michael Fassbender, il compare “Gesù Cristo”

5 Ott

Da settembre non si parla altro che di lui, quest’uomo sceso in terra come un Messia per salvare le donne dalla dannazione eterna. Parliamo di quel gran figo, di quella dimostrazione dell’esistenza che è Michael Fassbender. Già perché al pari di Eric Bana ci ha fatto come dire sbarellare, impazzire… perdere le staffe… e soprattutto riavvicinarci alla fede. Quello che sembrava impossibile per le due commari è successo, grazie a Michael abbiamo una nuova rinvigorita fede… Nel senso che per noi è Gesù Cristo, in una mitica trinità rivisitata che da domani Porcopolitan ci invidierà che vede Eric Bana vestire i panni di Dio (non sappiamo più come dirvelo, noi di australiana non ci siamo mai guarite), come moderna colomba volatile ecco lo Spirito “James” Franco e infine lui, l’uomo che siede alla destra di Eric Bana – e nella nostra religione politeista a volte può anche usurpargli il trono: Michael Fassbender. Visto che ancora non ve l’abbiamo mostrato, eccolo:

Michael avvolto in una paradisiaca nube

Nato a Heidelberg nel 1977, si trasferisce giovanissimo in Irlanda il paese di origine della madre e qui passa le sue serate come noi a guardare serie televisive americane, come dice lui stesso in un paio di interviste:

Nonostante abbia interpretato Magneto, crede di essere Superman e in qui canta la sigla di Super Ralph maxi-eroe


e addirittura condivide con una delle commari l’idea sulla confessione. Dai video ritorniamo ai cari vecchi file jpeg:

in bianco e nero

Bello anche se indossa capi Hogan

Qui inizia a recitare praticamente subito perché a suo dire non era bravo a nient’altro, chiaramente non gli crediamo…visto che in quanto santificato lui può tutto. In patria – chiaramente l’Irlanda lo si può vedere in un vecchio spot della Guinness – in cui mette in atto la sua divinità attraversando a nuoto l’Atlantico


Si fa conoscere al pubblico per aver interpretato le ultime settimane di vita di Bobby Sands in Hunger, diretto da Steve McQueen. Per questo film si è nutrito di sole sardine e badate che le odia. McQueen l’ha poi diretto in Shame film capolavoro in cui interpreta un erotomane (sì, un pipparolo all’ennesima potenza) uno dei personaggi più soli che il mondo abbia mai concepito. La commare l’ha visto e ha perso il conto dei nudi frontali del caro Fassbender. Non solo in A Dangerous Method interpreta Carl Gustav Jung e sculaccia come si deve Keira Knightley, e credeteci non invidiavamo così tanto la Knightley da quanto stava con Jamie Dornan! Eccovi il trailer:


Per capirci, ecco l’effetto che fa alle donne


e agli oggetti metallici

ha anche un effetto deleterio sui nazisti e sulle eroine dei libri dell’800:

Se non vi abbiamo convinto con tutto questo sappiate che sa anche ballare e cantare!

qui in compagnia con l’altro futuro compare James McAvoy

Se tutto questo non vi fosse bastato, sappiate che anche dannatamente bravo a recitare.

Perché è il compare Gesù Cristo: oltre alla sua presenza ossessivo compulsiva in tutti i media del mondo… Fassbender è anche un buontempone, è un gran bravo attore (lo so a vederlo così sembra essere quasi che si tratti di una falsità, invece no!). A vederlo meglio poi è talmente perfetto che l’unica espressione possibile è chiamarlo con il suo vero nome: (oh) Gesù!

Fassbenderiane anonime,

Sinceramente vostre

Maria Gesualda e Maria Michaela

Vasco Rossi e la sua colossale figura di merda

3 Ott

Questo post lo avremmo voluto scrivere stamattina, quando la voce ha cominciato a diffondersi: Vasco Rossi ha fatto chiudere Nonciclopedia. Va be’, ora sappiamo che non è proprio così, ma alla fine della giornata se non altro possiamo fare un riassunto chiaro, semplice e inconfutabile: Vasco Rossi ha fatto una colossale figura di merda!

Nessuno tocchi Nonciclopedia, i nostri idoli assoluti, tanto che nei nostri post rimandiamo spesso alle loro pagine piuttosto che alla scontata Wikipedia. Stamattina infatti eravamo pronte a farci querelare pur di dimostrare di essere dalla loro parte, però non potevamo scrivere e lo facciamo ora, a fine giornata, quando abbiamo sentito tutte le campane possibili e possiamo trarre le relative conclusioni. Tutti i nostri complimenti, ovviamente, vanno a Nonciclopedia, perché ha sfruttato bene la situazione. Gli amministratori, scioperando, hanno attirato l’attenzione dei grandi media e ora sono sulle home di tutti i principali siti di informazione e non.

Dall’altra parte, invece, Vasco Rossi ha dimostrato ancora una volta (e non ce ne era proprio bisogno) che di neurone vivo non gliene è rimasto neanche uno e si circonda di gente peggiore di lui. Ma che avvocati ha? Dove li ha trovati? In un telefilm tedesco (perché quelli americani sappiamo che sono avanti)? Oppure in una busta di patatine? Questa vaccata passerà alla storia come una delle peggiori strategie di comunicazione nella storia e la sua portavoce Tania Sachs non sa più a che santo votarsi per coprire le menate del suo protetto.

Ma si può querelare per diffamazione un sito come Nonciclopedia?!? Ci sono avvisi e controavvisi su quel sito (come sul nostro del resto) di tenere alla larga i permalosi. Un giudice gli avrà pure dato ragione, ma ci perde comunque in immagine (un po’ come Napster e le case discografiche). Invece, il sessantenne Vasco, che pensa di saper sfruttare la Rete solo per i ridicoli “clippini” che posta su Facebook, che inneggia alla libertà ed è contro l’ipocrisia, agisce peggio di un bambino dell’asilo e fa storie per qualche presa in giro.

Chi si prende troppo sul serio finisce sempre per distruggersi il fegato, anche se sappiamo bene che lui il fegato e altre cose se li è distrutti già da tempo con altre sostanze.

... e sai dove te lo devi mettere?!?

Con affetto nonciclopedico e felici di non aver mai comprato un cd di Vasco Rossi,

le vostre Maria Rossa e Maria Vasca