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#PiuttostoSingle: 21 categorie di individui che… Dio ce ne scampi

22 Feb

Furio e Magda

Le Commari non amano le etichette, tuttavia, in certi casi, si rivela indispensabile dividere le persone in categorie, soprattutto quando si tratta di vita di coppia (ma a volte anche di amicizia o colleghi di lavoro). Sì, insomma, etichettiamo pure noi, involontariamente e allegramente. Lo abbiamo fatto, per esempio, pensando a quali caratteristiche proprio non deve avere una persona con cui si dovrebbe trascorrere un periodo della propria vita (o per i romanticoni tutta la vita), con chi, in pratica, è meglio non fare coppia.

Vi presentiamo 21 categorie di individui odiosi con i quali è meglio non mettercisi. Siccome uomo/donna avvisato/a è mezzo/a salvato/a, se vi accorgete che la persona con cui state appartiene a una di queste categorie, vi conviene lasciarla, sì, proprio così, #PIUTTOSTOSINGLE! Se avete dei suggerimenti, aneddoti, altre categorie da suggerirci, potete farlo nei commenti o sui social usando proprio l’hashtag #PiuttostoSingle, perché sapete come si dice: meglio soli che male accompagnati!

Specifichiamo subito una cosa: queste categorie riguardano sia gli uomini sia le donne, anche se li scriviamo al maschile, comprendono proprio tutti gli esseri umani che hanno le caratteristiche che vi andiamo a elencare. Alcune vi sembreranno scontate e banali, altre magari non le condividerete, ma dovete pensare che noi ci riferiamo al “lungo periodo”, insomma, ‘sta gente si può pure sopportare per qualche settimana o mese, ma poi… #PiuttostoSingle! Continua a leggere

Boicottiamo il Festival di Sanremo 2011

27 Gen
Abbiamo incominciato a parlare male del Festival di Sanremo 2011 appena abbiamo saputo ufficialmente il nome dei conduttori. Ne abbiamo dette di tutti i colori, però… vogliamo proprio insistere! Ci stanno talmente sulle palle tutti e cinque che non riusciamo a fare a meno di pregare notte e giorno affinché il Festival di quest’anno sia un insuccesso clamoroso. Abbiamo anche fondato un gruppo su Facebook (iscrivetevi qui).
Direte: ma almeno guardatelo prima di criticarlo. Assolutamente no, un festival con ‘sta gente qui non si deve proprio guardare, lo si deve BOICOTTARE, affinché la Rai capisca che i soldi che in questi giorni ci sta elemosinando per il canone (comportandosi peggio dei poveracci che si piazzano fuori dai supermercati) deve spenderli meglio.
Nel pezzo a cui facevamo riferimento prima, pubblicato sullo Stivale Bucato, parlavamo di “trionfo della cultura”, intesa come “cul-tura”, come dire, una sorta di “culto del culo”, perché sinceramente Elisabetta Canalis e Belén Rodriguez cosa diavolo hanno oltre quello?
Ora direte: ah ma siete invidiose! Assolutamente no! Non ci piacciono perché, come abbiamo già detto, gli esseri come quelle fanno fare duemila passi indietro a tutte le conquiste delle paladine del femminismo. Notoriamente, non sanno fare nulla, anche se durante il Festival gli autori faranno di tutto per dimostrare che sanno ballare, cantare e presentare (ahahahahah) e non piacciono nemmeno tanto al pubblico, visto che molti loro programmi sono stati dei flop. Piacciono solo ai segaioli e su Belén ne abbiamo la prova, viste le centinaia di migliaia di appassionati di onanismo che hanno guardato il nostro video-burla di un po’ di tempo fa (e gli indicibili insulti che ci siamo prese a causa della loro frustrazione).
Continuare a propinare in tv donne come quelle è un’offesa a tutte le altre donne, quelle che si fanno il mazzo dalla mattina alla sera per stare dietro ai figli o fare gli esami all’università o trovare un posto di lavoro decente.
Questo, diciamo, è il motivo serio per cui odiamo questo festival, ma ora vi facciamo un elenco di altri motivi.
1 – Da quando ha sposestato la Gialappa’s Band la Rai merita tutto il male possibile. (I Gialappi commenteranno quest’anno su Rtl 102.5)
2 – Una tripletta degli Amici di Maria De Filippi (2009 Marco Carta, 2010 Valerio Scanu, quest’anno partecipa Emma Marrone con i Modà) sarebbe meno sopportabile della triplete dell’Inter.
3 – La Canalis fa venire l’ansia quando parla. Qualcuno ricorda il Festivalbar condotto da lei? O quella trasmissione sui cani? Le tremava la voce: è umano, ma non dovrebbe succedere a chi di mestiere vuol fare la presentatrice e prende tanti soldi per farlo…
4 – Grandi ospiti stranieri? La Lavigne per i bimbiminkia e i Take That con Robbie Williams che però si son già visti mesi fa a X Factor… Ma per piacere!!! E De Niro perché viene? Per pubblicizzare il nuovo Manuale d’amore? Allora non ci dite che lo state pagando pure, dovrebbe pagare lui! Ma soprattutto De Niro che fa Manuale d’Amore?!? Ma questo merita un altro post…
5 – Il Festival di Sanremo è morto quando Luigi Tenco si è suicidato… indi per noi aspettare i 90 anni di una farsa è una cosa senza senso
6 – Roberto Vecchioni che canta Chiamami ancora amore sembra tanto una risposta a Federico Moccia della terza età!!!
7 – Se Giacomo Celentano non ha vinto il premio della critica e gli Elii non hanno vinto il Festival (truccato) anni orsono, questa competizione non merita la nostra attenzione.
8 – I fiori sul palco fanno cagare, ma com’è… nessuno dei partecipanti è allergico alle graminacee??
9 – Al Bano doveva smettere di cantare quando si è separato da Romina, mentre Patty Pravo ormai è talmente stirata che non riesce ad articolare e dunque non azzecca una nota nemmeno per sbaglio
10 – Caro Morandi, se a te piace mangiare la merda (non lo diciamo noi eh), non è detto che al resto degli italiani piaccia guardarla.
Con spirito distruttivo,
le vostre Maria Fabia e Maria Luciana

La grandezza dell’Italia per i gieffini? La mafia e il pisello di Massimo… Quando la demenza non ha confini

11 Gen

Italiani, popolo di santi, di navigatori, di poeti e di… teste di cazzo!!! Sì perché alcuni nostri connazionali, soprattutto quando vanno all’estero, danno il peggio di sé, si abbassano ai livelli più infimi pur di confermare tutti i luoghi comuni, anche sbagliatissimi, sul conto degli abitanti del Belpaese. Ed ecco che ovviamente, i peggiori rappresentanti della specie, cioè gli inquilini della casa del Grande Fratello, non potevano sfruttare peggio l’occasione di trascorrere una settimana nella ridente Spagna. Per far capire agli iberici la grandezza e l’eccellenza dell’Italia di cosa si mettono a parlare, esaltandola, Carmela e Massimo? Della mafia!!! Dicendo che la mafia italiana è inserita in ogni dove e che quella russa o cinese in confronto non fanno paura nemmeno ai conigli.
Forse è bene precisare che non abbiamo visto e sentito direttamente queste parole, ci mancherebbe… non stiamo guardando il GF italiano quest’anno, figuriamoci se ci preoccupiamo anche del Gran Hermano. Però abbiamo letto queste informazioni su un blog che seguiamo spesso e che è molto affidabile. Nello stesso articolo, peraltro, si parla anche di una gara che Massimo ha fatto con gli spagnoli. Oggetto della gara: il loro pisello. Non s’è capito se per la lunghezza, la grossezza o qualcos’altro, ma stenderemmo volentieri un velo pietoso. Probabilmente ci penserà la Gialappa’s a far rivedere il pezzo incriminato, oppure potete vederlo nel blog a cui vi rimandiamo, avvisandovi che pensare che questo qui è andato in Spagna per parlare di queste cose vi farà davvero vergognare di appartenere alla sua stessa nazione. Anche se sempre meglio una discussione sui piselli che una piena esaltazione della mafia.
In fondo da menti brillanti come quelle di Massimo e Carmela che ci si può aspettare? Che decantino la Divina Commedia o la bellezza della Cappella Sistina? Questi individui non conoscono i veri capolavori italiani e finiscono per vantarsi della mafia e… di ‘sto cazzo!
Non meravigliatevi se noi spesso in questo blog finiamo per parlare della tv francese, almeno lì un Gf non ce l’hanno e ci sarà un motivo! Alla cultura ci tengono sicuramente più degli italiani, pur non avendo tutti i patrimoni Unesco che possiamo vantare noi. Non ce lo immaginiamo uno Yann Barthès alle prese con una velina nel suo programma e non ci stupiamo se ogni qualvolta si faccia riferimento al nostro Paese sullo schermo appaiono donne seminude in atteggiamenti provocanti, sinceramente siamo arcistufe di questo, non capiamo il perché negli altri Paesi esista una decenza che noi ci sogniamo, non capiamo come nei Paesi vicini esistono sì le cose trash, ma almeno si può sempre optare per la cultura…. Non capiamo davvero perché a noi in Italia è stata negata in partenza, forse alle menti dietro i programmi tv, ne conosciamo ahimé una che più che mente è una DEMENTE, ci vogliono così… Vogliono continuare a relegare la cultura o in tarda nottata, o a pagamento o ancora peggio il sabato mattina…Che qualcuno ci salvi… Giannino, pensaci tu!!!!

In Yann we trust

Michel Denisot, ti stimiamo

Yann e Michel Denisot, due prodotti francesi da esportare

Indignatamente vostre,
Maria Yanna e Maria Michèle

Liberateci dalla dittatura dei bimbiminkia

11 Mag

fans_tokio_hotelLe Commari odiano profondamene i bimbiminkia, sono i loro acerrimi nemici, infatti spesso capitano in questo blog a ricoprirle di insulti perché le due donnine hanno osato parlare di qualcuno dei loro idoli senza osannarlo come se fosse Gesù Cristo.
Qualche fortunato forse non sa ancora chi sono i bimbiminkia, e in questo caso, come al solito, rimandiamo al sito number one, Nonciclopedia, per una definizione accurata e puntuale.
Le Commari vorrebbero ribellarsi, ma sanno che la loro è, purtroppo, una battaglia persa, perché i bimbiminkia sono in maggioranza e un migliaio di loro si è addirittura impossessato di un gruppo di Facebook creato da una delle due Commari in onore di un comico che prende in giro i bimbiminkia. Ma loro sono così stupidi da non aver capito che quella del comico in questione è una parodia e continuano imperterriti a usare un linguaggio improponibile fatto di parole inesistenti nel vocabolario della lingua italiana.
Ma in fondo i bimbiminkia hanno dichiarato guerra all’italiano da prima di nascere e ancora peggio del parlato è il loro scritto. Per non si sa quale motivo hanno bandito l’uso della “c” e ricorrono invece sempre alla “k“, centellinano l’utilizzo delle vocali e scrivono come se stessero componendo un sms.

Ma il problema grave, che qui vogliamo mettere in risalto, è che i bimbiminkia dettano legge su tutto, guidano il mercato e se una cosa piace a loro è destinata a diventare un tormentone (e pazienza se è una stronzata colossale). Sono i principali responsabili della degenerazione dell’industria dell’enterteinment.
È colpa dei bimbiminkia se dobbiamo sorbirci ancora Uomini e Donne e Amici, High School Musical e Camp Rock, ma soprattutto i film e i libri di Moccia, i diari dei Cesaroni e dei Liceali e tutte le orripilanti vaccate connesse.
Il brutto è che adesso non solo la tv risente della dittatura dei bimbiminkia, ma anche gli altri mezzi. Un esempio: poiché quest’anno Maria De Filippi si è degnata di invitare un rappresentante per stazione radiofonica alla finale di Amici facendo loro un cazziatone in diretta, dobbiamo sorbirci le canzoni di Marco Carta, la Amoroso e compagnia brutta in ogni dove. Anche radio importanti come 105, Rds, Rtl 102.5 ci propinano queste canzonette a ogni ora, a volte addirittura una dopo l’altra. Tanto la Maria è abbastanza potente da assoldare autori di tormentoni a go go e le case discografiche ormai pendono dalle sue labbra. Come si spiegano i cambiamenti degli ultimi anni? Perché Giulia Ottonello non ha avuto successo e Marco Carta sì? Non c’è una spiegazione logica, se non la sempre maggiore influenza dei bimbiminkia. E le classifiche dei dischi e dei singoli sono ormai inguardabili.
Questi ragazzi sono talmente stupidi da credere che il cantante dei Tokio Hotel possa essere etero, che le storie raccontate da Moccia (e i nomi idioti che sceglie per i protagonisti) siano originali e romantiche, ma soprattutto possibili, che in tv si possa imparare a fare tutto (cantare, ballare, recitare ecc) e che le mutande di Corona siano un capo che non può mancare nel cassetto della biancheria.
La pubblicità è ovviamente rivolta a loro, i testimonial vengono scelti in base alle loro preferenze, soprattutto per gli spot più martellanti, quelli delle offerte per la telefonia mobile. Il nuovo tormentone della Tim diretto da Muccino e con protagonisti tre dementi che vogliono far musica a chi altri può essere rivolto se non ai fan dei talent che leggono i libri di Zanforlin e Sfondrini dove c’è sempre qualche sogno di mezzo?
Non sappiamo nemmeno a chi rivolgere il nostro appello e la nostra preghiera… LIBERATECI DAI BIMBIMINKIA o presto saremo costretti a soccombere e a esprimerci anche noi con dei rebus (cn tnt bllxm emoticon…), a cantare La forza mia, a comprare le suonerie più idiote che si possano immaginare, a riempire il web di glitter con nick da mocciosi e a idolatrare chi è apparso in tv anche solo mezza volta e per sbaglio.
Lo sappiamo che i bimbiminkia ormai non sono solo i teenager (ce ne sono anche tra i ventenni) ma chi è ancora sano di mente, per favore si unisca al nostro appello, si ribelli alla dittatura dei bimbiminkia.

Aggressivamente vostre,

Maria Kekka e Maria Kiara

P.S.
Per fare un esempio di notizie che interessano ai bimbiminkia, guardate ‘sto sito: tutte insieme fanno veramente paura… ma almeno sono autoironici, o forse non hanno capito che “bimbominkia” è un’offesa!

Riscopriamo Gianni Togni

1 Mag
Forse non abbiamo scelto la foto migliore... qui sembra un disadattato che è uscito d un casale in cui si compiono omicidi seriali... Gianni perdonaci, ma vogliamo ricordarti così, giovane capellone

Forse non abbiamo scelto la foto migliore... qui sembra un disadattato che è uscito da un casale in cui si compiono omicidi seriali... Gianni perdonaci, ma vogliamo ricordarti così, giovane capellone

Perché non ci vengano a dire che noi commari siamo superficiali e parliamo solo di compari… Oggi abbiamo deciso di dedicare il nostro tempo a un uomo che potrebbe essere nostro padre, figo non lo è mai stato, ma ha scritto canzoni entrate nella storia della musica italiana, anche se è snobbato dai musicisti intellettualoidi, che pensano che se una canzone è orecchiabile fa cagare.
Viva invece l’orecchiabilità e viva Gianni Togni. Ve lo ricordate? Non ha niente a che fare con il circo, ma per farvelo tornare in mente basta dire: “E guardo il mondo da un oblò…“. Bene, adesso sapete tutti a chi ci riferiamo.
Da dove ci è venuto di lanciare la causa filantropica Riscopriamo Gianni Togni? Dal fatto che una delle commari, facendo parecchia strada in macchina, è costretta a cambiare spesso stazione radiofonica, e quando 105 o 102.5 non si sentono più ascolta quello che capita. Per due volte in pochi giorni ha beccato in radio locali una canzone bellissima e, beata ignoranza, non sapeva di chi fosse. Si tratta di Giulia ed è proprio di Gianni Togni. Pur sembrando scritta da un donatore di organi le è sembrata subito carina, le Vibrazioni gli fanno un baffo… Lì per lì sembrava una canzone un po’ trash, sicuramente anni ’80 (e qui ci ha preso…), non riconosceva il cantante. Quando quella canzone spaccava la commare non aveva nemmeno due anni, quindi diciamo che è giustificata in qualche modo, ma adesso che grazie a internet ha capito di chi è, ritiene che Gianni Togni vada riscoperto, non si deve abbandonare un uomo di cotanto coraggio. Siamo sicure che la sua cerchia di fan ce l’ha ancora, ma non lo vediamo in giro da un botto. Eppure qualche anno fa ha vinto un premio per la colonna sonora del film che porta come titolo il verso più famoso di Luna e Maurizio Costanzo gli ha dedicato una puntata intera di una sua trasmissione. Ecco, forse è proprio questo che ci fa preoccupare, perché Costanzo in genere cerca casi umani…
Gianni, torna tra noi, fatti vedere, cantaci qualcosa! Tanto il panorama musicale italiano di oggi peggio di così non può fare, con Marco Carta e Amici vari che conquistano le classifica dall’alto (o dal basso?) di non si sa che cosa… Gianni, pensaci tu a risollevarci, torna, Gianni, nostro caro, salvaci tu, non ci credi, senti la nostra voce, è con questa che ti supplichiamo, non lasciarci in mano agli avvoltoi…

Con profonda e sincera nostalgia,
Maria Giulia e Maria Luna (travestite da Pierrot)

Eliminiamo (fisicamente) Federica Rosatelli

5 Feb

Neanche erano passate 24 ore e ha detto froci facendo infuriare e non poco le comunità gay. Dopo qualche ora ha detto che lei gente come Ferdi o il sexy ormeggiatore non le frequenterebbe mai, perché se non guadagnano 2000 euri al mese lei neanche li guarda. Lei, poi, si è vantata di passare la sera con il tacco quindici e uno champagnino a via Veneto, giustamente etichettata come zoccola dalla Gialappa’s. L’unica cosa carina che ha detto? Che esistono agenzie che ti affittano i nani per andare in discoteca, ma anche no. Questa volta però ha proprio toccato il fondo… Dopo aver riso in faccia a Jerry, sì avete capito bene il ragazzo cieco, in casa si scatena un putiferio ed ecco che volano parole grosse e bicchieri di cristallo.  Ora la cosa fantastica è che dopo aver dato del deficiente a Gianluca, si è presa un fallita e per manifestare il suo disaccordo eccola scagliare un bicchiere in faccia al napoletano. Il napoletano a quel punto è giustamente impazzito e ha iniziato a urlare, tutti OVVIAMENTE sono dalla sua parte, eccetto Siria che non si capisce bene perché si continui a schierare dalla parte della folle e lo zerbino Nicola. Già l’architetto senza carattere che continua ad amare la romana come se nulla fosse… Ora, la situazione verrà risolta da chi di dovere, ma nel frattempo le commari vi propongono un paio di soluzioni alternative e una serie di regalini per la povera Federica e si fanno portatrici di una loro causa filantropica: Eliminiamo (fisicamente) Federica Rosatelli.

  1. Una boccetta di Cianuro, un veleno che non passa mai di moda, chiedete a Blondi
  2. Potremmo chiedere a Lucrezia Borgia se le presta un po’ di cantarella
  3. Un chilo di farina di semi di noce vomica da usare al posto del fard
  4. Una boccetta di acqua tofana
  5. Un fermacapelli intriso nel curaro
  6. Una capocchia di spillo imbevuta di tetradotossina o se preferite un pesce palla tagliato male
  7. Una piccola rana dorata addestrata da portare sempre con sé
  8. Un  mamba verde
  9. Una fornitura per un anno di Aspergillus
  10. Una piantina di cicuta di socratiana memoria
  11. Un risotto ai funghi a base di Amanite Phalloides
  12. Un bell’esemplare di ornitorinco maschio
  13. Un allevamento di vedove nere
  14. Una vasca da bagno piena di vespe di mare
  15. Una saporita insalata di polipo dagli occhi blu
  16. Una lucertola perlinata e un mostro di Gila
  17. Una bagnarola piena zeppa di Malo Kingi e di medusa Irukandji
  18. Un cobra sputatore
  19. Citando i Radiohead una bella stretta di mano di monossido di carbonio
  20. Un po’ di snorking nella formaldeide con la conseguenza della cecità

Nessuno osi dire che siamo state cattive… se abbiamo fatto 20 regalini a Federica suvvia! E poi adesso, invece di portarsi a spasso i nani potrà fare amicizia con le più variopinte specie animali e vegetali. Se poi vi siamo sembrate troppo cattive allora basta semplicemente farle pulire la peggiore toilet di Scozia (se preferite anche in VO).

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L'ira funesta di Federica: non temete, un cocktail di barbiturici e alcool ci salverà

Velenosamente vostra,

Maria Lucrezia

Commare ad honorem: Giulia Ottonello

26 Gen

giulia-ottonelloOggi le commari sono sconvolte, davvero, davvero sconvolte… Abbiamo letto un’intervista fatta a Giulia Ottonello, pubblicata sul portale magazine libero e abbiamo un’ulteriore conferma che l’Italia è un Paese di dementi e Amici non serve a un cazzo.
Giulia ve la ricorderete sicuramente, è stata la più brava, la più completa, la migliore di tutte le edizioni del programma defilippiano. Ha vinto la seconda edizione, quando ancora la trasmissione aveva un senso e non era una inutile litigata continua. Dopo ha lavorato nei musical (quasi sempre con altri di Amici) e ora non ha contratti. Caterina Caselli, che le aveva fatto un contratto, l’ha scaricata perché è “troppo brava“. Solita scusa dei datori di lavoro italiani. La Caselli che ha prodotto i Gazosa e li ha fatti partecipare a Sanremo non è riuscita a far ammettere al Festival un talento puro come Giulia (che ha avuto due rifiuti).
Ci hanno colpito le sue parole: «Sono molto delusa, in Italia il talento è un optional conta quanto sei bella e quante tette hai da far vedere, il che vuol dire che per una persona come me è un vero disastro. Mi sono data un altro anno per riuscire a sfondare veramente, altrimenti andrò negli Stati Uniti o in Inghilterra». Il classico ragionamento dei giovani italiani che dopo anni di studio o con un talento innato se ne devono andare perché qui i bravi non vanno di moda, preferiscono le puttanelle, i tronisti, i dementi vari…

Il caso di Giulia è sicuramente quello che ci ha sconvolte di più, ma ci dispiace leggere sempre sul portale di libero, di Massimo Bulla che fa lo scaricatore a Malpensa (lo avevamo visto anche da Maurizio Costanzo, che stava lì a compatirlo…). Anche Dennis Fantina dopo la vittoria della prima edizione del programma della De Filippi, tre album e un reality Rai è tornato a lavorare presso la fabbrica di tappi di sughero in cui faceva l’operaio prima di partecipare a Saranno Famosi. Forse sarebbe meglio  titolare Amici Saranno disoccupati se non leccano a dovere il culo a Maria e Maurizio“…
Noi comunque speriamo che Giulia trovi la sua strada e la nominiamo Commare ad honorem. E che anche Massimo Bulla trovi la sua, magari che so io… un pm a R.I.S.??? Per Dennis Fantina il lavoro in fabbrica gli servirà come rehab, visto che era e resta il più montato della cricca della De Filippi.

Indignate e solidali Maria Giulietta e Maria Massima

Amici, ecco la commissione alternativa…

21 Gen

commissione

Quest’anno le commari non si sono filate per niente Amici. Il fatto è che questo programma è diventato, già da qualche anno, una lite continua. Litigano tutti: gli alunni perché spronati a farlo dagli rvm (ormai odiamo questa parola) che vengono fatti vedere loro apposta per aizzarli l’uno contro l’altro seminando zizzania; i professori perché… perché… non lo abbiamo capito perché! Dovrebbero essere adulti e non fare gli invidiosi, invece sono peggiori degli allievi.
Per questo le commari propongono ai produttori e agli autori di Amici di licenziare in tronco tutta la commissione. Ecco i sostituti che proponiamo per una commissione alternativa:

Danza jazz (al posto di Steve La Chance): Jessy Malò, il tarantolato ballerino di Sicilia 5 e Tele D portato alla ribalta dalla Gialappa’s Band in Mai dire tv e il cui moonwalking è degno di Michael Jackson (guardate il video sotto).

Danza classica (al posto di Alessandra “collodelpiede” Celentano): Miss Piggy, la maialina più irriverente del mondo che vale mille, che dico miliardi di celentane. Infatti, se la nipote del più noto molleggiato deve accontentarsi di aver ballato in qualche oscuro teatro durante il regime di Ceausescu, la Piggy ha ballato con nientepopodimenoche Rudolf Nureyev… come dire… mica pizza e fichi… (vedi video sotto).

Danza moderna (Garrison Rochelle): noi amiamo Garrison, quello che vogliamo è solo che la coppia simbolo dei ’90’s, un po’ come i capelli lunghi di Federica Panicucci e gli Oasis, si ricomponga, indi aridatece Brian e Garrison;

Danza hip-hop (Maura Paparo): vorremmo che Maura fosse affiancata dall’indimenticabile Stefano Bindinelli, perché un culo come il suo è sprecato ad aprire porte a via Condotti;

Recitazione (al posto di Patrick Rossi Gastaldi): Jack McFarland, l’amico-attore di Will & Grace non può assolutamente mancare! Sia che si tratti di musical sia che si tratti di monologhi è il numero uno della recitazione mondiale (ma anche no…);

Dizione (Fioretta Mari): neanche Chicco Sfondrini ha resistito così tanto e noi non siamo nessuno di fronte all’attaccamento di questa donna al suo posto di lavoro;

Musica (Grazia di Michele, Gabriella Scalise, Luca Jurman, Fabrizio Palma, Beppe Vessicchio): prima di tutto, aridatece Pitteri. Vessicchio deve rimanere – sennò i Gialappi a San Remo non possono coglionarlo -, ma magari potrebbe essere coaudiuvato dal mito Pregadio che tanto adesso è disoccupato. Poi vogliamo Ciuchino con il suo assistente, il Gatto con gli stivali per portare un po’ di allegria nella sala di canto. Infine, sempre tra gli insegnanti di musica, bisogna trovare un posto a Bruno Cuomo, il vincitore della prima (e unica) edizione di Operazione Trionfo.

Direzione: via la De Filippi e fate largo all’unica vera regina della tivvù italiana… LORELLA CUCCARINI.
Infine, alla conduzione del serale, proponiamo di sostituire la stessa Buldozzer Maria De Filippi con Kermit la rana dei Muppet.

Tutto il groove di Jessy

Tutta la grazia di Miss Piggy

Con affetto smisurato,
Maria Filippa e Maria Maria

Aridatece Fantaghirò

11 Dic

fantaghiro-ok

Per cinque anni almeno il periodo natalizio era bello soprattutto per un motivo: Fantaghirò. I più colti diranno “Ma cosa? La favola di Calvino? La leggenda siciliana?”. De che… Noi parliamo della fiction con Alessandra Martines.
Prima di quella fiction sinceramente non conoscevo la Martines, perché ero Cuccariniana e non so perché non mi ero accorta dell’esistenza della ballerina mora. Ero piccolissima, mi si può perdonare. Dopo Fantaghirò 1 però è diventata uno dei miei idoli (poi m’è caduto il mito dopo le vaccate di Canale5 con Garko e attoretti vari).
Rivogliamo quella favola e sappiamo di non essere le uniche. Sì perché pare che sia stato già scritto il soggetto per Fantaghirò 6 da Lamberto Bava e Gianni Romoli, ma Mediaset non lo ha ancora prodotto. I fan del forum dedicato alla fiction hanno fatto una petizione e noi li appoggiamo in pieno e accogliamo la petizione nelle nostre cause filantropiche. Per il bene dell’umanità… o almeno di una parte, diciamo degli ultra-ventenni italiani di oggi, si deve recuperare quella fiction perché, ricordiamolo, ha avuto un finale di merda. Forse proprio quel finale è la causa del cinismo di alcuni di noi, che (io prima di tutti) odiano matrimoni e cerimonie varie. Sì perché vedere che Fantaghirò si dimentica completamente di Romualdo, fa pensare che il principe azzurro è una fregatura e che comunque vale più il detto CHIODO SCACCIA CHIODO (visto che poi lei si innamora di Aries e si scorda di tutto il resto grazie a delle specie di sanguisughe).
Però a noi Fantaghirò non ce la caccia nessuno dalla mente: ARIDATECELA! Le varie sorelline e desiderie, principesse col drago o con il povero, ai Caraibi o in un Impero, da Nicole Grimaudo ad Anna Falchi, non sono state all’altezza dell’unica, inimitabile principessa maschiaccio cui per magia si accorciavano e ricrescevano i capelli alla velocità della luce. Tanto mitica che una commare-bimba di 11 anni si tagliava i capelli come lei… Rivogliamo la simpatica donnina-Conte di Valdoca (ah, le oche, che animali meravigliosi… fanno tanto “commare”, anzi, proponiamo l’Oca come animale sacro per le commari) e se ancora non ci possono accontentare con la sesta serie, almeno diano le repliche a orari decenti perché quelle del mattino chi cappero le guarda?
Sinceramente, se recuperano quel gran figo di Tarabas (per cui sotto sotto tutte facevamo il tifo), non ci frega se Romualdo sparisce, tanto non c’è speranza di rivederlo, visto che ormai Kim Rossi Stuart s’è dato alle cose serie (e pallosissime). La Martines invece a quanto pare sarebbe pronta a girare la sesta serie (e anche sua figlia vorrebbe una parte…), così come Brigitte Nielsen (la strega nera) e Nicholas Rogers (lo strafigo appunto).
A tal proposito, non vogliamo lasciare insoddisfatte le nostre amiche commari e vi diciamo che il bel Tarabas, che purtroppo ha recitato anche in Laura non c’è, è tornato a fare il modello, ma non ha lasciato la recitazione. In Australia, sua terra d’origine (e anche Nazione ‘ndo cojo cojo per le commari), ha recitato nel film The Razor’s edge (2005). Chissà alla soglia dei quarant’anni com’è diventato? Sarà invecchiato bene? Sicuramente l’aria dell’Australia lo avrà conservato decentemente e noi, sulla fiducia, anche se non abbiamo sue immagini recenti, lo nominiamo COMPARE AD HONOREM.

Tarabas-Nicholas Rogers in tutto il suo splendore da Compare ad honorem

Tarabas-Nicholas Rogers in tutto il suo splendore da Compare ad honorem

Ecco il video petizione

Ed ecco Tarabas…

Lottamente vostra,

Maria Romaulda Tarabassa

Via gli oligarchi dalla tv italiana

8 Ott

La nostra nuova causa filantropica rischia di essere persa in partenza, ma noi non ci arrendiamo e ve la proponiamo tutta d’un fiato. Vogliamo eliminare dalla tv italiana quei personaggioni ingombranti che sono più temibili degli amici di Putin, più potenti di Silvio perché manipolano cervelli, più scoccianti di una zanzara che ronza nelle orecchie alle tre di notte e che piuttosto che sentirla ancora la supplichi di pizzicarti. Parliamo di quelle persone che ormai ci hanno stracatarotto con le loro facciacce e i loro culoni, quei rompi che sono partiti facendo i giornalisti, le mogli di giornalisti o le vallette e hanno finito per impossessarsi dei palinsesti della tv generalista.
Basta con Maurizio Costanzo, che quel cazzo di Show omonimo lo aveva chiuso illudendoci di esserci liberati di lui una volta per tutte e invece, non solo lo ha riaperto, ma si è impossessato totalmente del Teatro Parioli e ha tentato l’assalto anche al Brancaccio, lo si sente in radio di notte, lo si vede su Sky e mo’ spunta fuori anche su Telenorba. L’età della pensione l’ha raggiunta ormai da un pezzo, ma perché non lascia spazio ai giovani, visto che gli piacciono tanto, e si mette da parte? Se la noia gli fa paura lavori dietro le quinte, scriva altri libri, ma levi quella trippa dal piccolo schermo.
Basta con Maria De Filippi e le sue storie tra lo strappalacrime e il coattume. Solo perché è la moglie di Costanzo non è che deve comportarsi esattamente come lui. Mi direte che è ancora giovane per la pensione, e va bene, continui a lavorare, ma a UNA TRASMISSIONE! Perché deve averne tre? E due quotidiane peraltro. Che poi son sempre le stesse palle, sempre gli stessi personaggi idioti che lei crea e tutti vorrebbero distruggere.
Basta con Antonella Clerici, le sue tette ballonzolanti (che oggi più che mai rischiano di scoppiare) e i suoi capelli orrendamente ossigenati. Simpatica? Solo in apparenza, visto che licenzia bravi lavoratori soltanto perché trattano male il suo fidanzato raccomandato che gioca tutto il giorno alla play station infischiandosene di chi lavora davvero e si è  portato tutta la famiglia in Italia per farla mantenere alla sua Antonellina. E lei, pur di non perdere il posto alla Prova del cuoco registra le puntate in anticipo per quando nascerà suo figlio e non potrà lavorare. Instancabile sì, ma noi invece ci siamo stancati della sua faccia fintamente angelica. Si faccia da parte, rinunci a qualcosa, non sta mica morendo di fame che si mette a lavorare quando è in cinta e con 45 anni sul groppone.
Basta con Barbara D’Urso e Paola Perego, con ‘ste tipe che pur di non invecchiare si gonfiano qualsiasi cosa, che vogliono restare gggiovani (sì con tr g) e belle e soprattutto diventano sempre più scassam@@@.
Basta con Simona Ventura, quella sua vociastra e qui vestiti terribilmente succinti che incutono paura a chi le sta davanti perché sembra che le stiano per partire le protesi che ha nelle tette. Quel suo attengiamento scocciato con al gente normale e leccaculo con i vip suoi amici è irritante.
E ci potrebbero rientrare pure Carlo Conti e Gerry Scotti in questa categoria di gente che non si accontenta di una trasmissione sola. Sono le aziende che li sfruttano perché fanno ascolto? Ancora peggio, sono aziende di incapaci allora, che non sanno inventarsi niente di nuovo e non riescono a creare nuovi personaggi. Ma perché non ascoltano l’unico vero genio della tv italiana, Fiorello? Lui sa dosare le suo performace, sparisce e si va vedere allo stesso tempo, basta un suo spot per far divertire, sa improvvisare come pochi e ha detto chiaro e tondo a tutti quanti che la televisione di oggi è VECCHIA e, aggiungiamo noi, per vecchi, mentre i giovani si devono rifugiare nelle serie tv e nello sport, che però circolano soprattutto sulla pay che non tutti si possono permettere. Adesso che Mike Bongiorno e Pippo Baudo stanno cominciano lentamente a capire che arriva il momento di farsi da parte, ora che la Carrà è tornata, ma dopo essere stata via per un bel po’, leviamoci dalle balle anche tutti gli altri.
Non ci sentirà nessuno, lo sappiamo, ma intanto noi rendiamo nota la nostra disperazione nella Rete.

Un’arrabbiata Maria Giuditta